Come un'enorme percentuale di persone, passate le feste natalizie, iniziato il nuovo anno, anche io MI SONO MESSA A DIETA. Lo faccio spesso, la prima parte dell'anno è il periodo in cui mi riesce meglio, forse per quell'effetto euforico del "nuovo inizio" che mi prende. Ho elaborato per me diete molto diverse tra di loro, a seconda del periodo della vita che stavo attraversando. Quando ero in gravidanza, quando allattavo, ho fatto qualche prova su di me di protocolli specifici, ho sperimentato la chetogenica, la dieta ciclica. Una volta, quando ancora non facevo questo lavoro, un medico mi diede uno schema che solo dopo, studiado, ho scoperto essere la "dieta Plank" (non c'entra nulla con il fisico Max Plank e neanche con il famosissimo quanto terribile esercizio per gli addominali).
Stavolta però me la sto costruendo in maniera diversa, poiché insegno in una scuola che fa il tempo prolungato e per tre giorni alla settimana esco alle 16, pranzando in mensa. Ma non solo, anche le mie due figlie a scuola pranzano in mensa e, ovviamente, il loro menu è diverso dal mio. Onestamente di cucinare piatti diversi non mi va, già ho poco tempo, già non sono Cannavacciuolo in cucina, ci manca solo che mi metta a preparare pietanze individuali.
Quindi ogni domenica sera mi metto davanti al mio bel computer, con il menu della settimana della mia scuola (che, nonostante siano passati 4 mesi, non sembra avere una ciclicità definita, tipo che si ripete ogni 4 settimane...bah), nell'altra mano il menu delle manine (nda: le mie figlie, su instagram è molto più chiaro perché le chiamo così) e mi costruisco il menu da lunedì a domenica. Difatti niente di diverso da quello che faccio quando le famiglie mi chiedono un menu che sia complementare a quello che i loro bambini mangiano a scuola (con l'unica differenza che le mense da mettere d'accordo nel mio caso sono due).
Questo, unito ad altri casi che mi sono capitati ultimamente, di cui magari parlerò nello specifico in altri post, mi sta portando a riconsiderare un po' il mio metodo di lavoro, perché mi sto trovando sempre più spesso a lasciar perdere il classico "menu settimanale". Già da molti anni avevo abbandonato lo schema fisso per uno più flessibile, in cui ognuno ha la possibilità di scegliere ciò che in quel momento più gli/le aggrada e non essere vincolato a consumare necessariamente un preciso alimento.
Probabilmente è lo stesso entusiasmo del nuovo inizio che mi spinge a mettermi a dieta che mi fa anche riflettere su queste cose.
Facciamo che ogni kg che perderò diventerà una nuova idea :)
Intanto se avete bisogno di mettere pace tra quello che si mangia a mensa e la cena contattatemi pure! :D