Blog diMichela Delucca

Biologo nutrizionista · AA100490

Nutrizionista - Personal Trainer

Quale tipo di proteine in polvere usare?

domenica, 26 marzo 2023

La scelta di un integratore proteico è sempre difficile e si basa su moltissimi fattori che non riguardano solo la quota di proteica. 

Vi è un’altra caratteristica fondamentale: la qualità, il timing e lo scopo per il quale si assumono: stiamo seguendo un programma per il dimagrimento? o per incrementare la massa magra?

Quante e quali proteine siano migliori per favorire recupero e sviluppo muscolare è argomento di discussione dalla notte dei tempi, nel settore dell’integrazione proteica le due fonti più utilizzate sono: caseine e proteine del siero del latte (isolate ed idrolizzate).

- La caseina: è la porzione di caglio prodotta durante il processo di lavorazione del formaggio. La caseina può favorire la regolazione nel tempo di transito delle proteine attraverso l’intestino, perché tende a formare un “gel”, contiene moltissima glutammina (20,5%) ma non è ricca di BCAA quanto le proteine del siero.

 La caseina micellare presenta caratteristiche uniche: lento rilascio, alta digeribilità, spettro aminoacidico completo e indice insulinico più basso rispetto alle proteine del siero. Per queste ragioni è ideale da assumerla la sera.

- Proteine del siero del latte: il atte contiene circa il 3/4% di proteine: di questo 4%, l’80% è costituito da caseine e solo il 20% dal siero. Il siero contiene la più alta percentuale di BCAA di qualsiasi altra forma proteica. 

Le proteine del siero sono molto veloci all’assimilazione e, per questo, ideali al mattino e nello spuntino post allenamento. Esse sono carenti in glutammina, arginina e abbastanza basse in fenilalanina. Inoltre aumentano i livelli cellulari di glutatione e di alcune prostaglandine: di conseguenza hanno uno stimolo positivo sul sistema immunitario, antiossidante e sembrano avere una funzione antidolorifica e antinfiammatoria.

- In base alla tipologia e raffinatezza del processo estrattivo utilizzato, si ottengono le “WPC-Whey Protein Concentrate”, che raggiungono un valore biologico superiore a 100. Esse variano di percentuale dal 50 all’80% in base alla metodologia usata, presentando quindi minori quantità di lattosio e alcuni grassi.

- Le proteine Whey Protein Isolate vengono invece ottenute per micro-filtrazione; queste proteine sono praticamente assenti da lattosio e la percentuale proteica è maggiore o uguale al 90%.

- Abbiamo anche le HWP, proteine idrolizzate (per via enzimatica) del siero del latte. Queste risultano essere attualmente, alla luce di nuove tecnologie, la migliore fonte in termini qualitativi, non solo per quanto riguarda la composizione aminoacidica ma anche per ciò che concerne la facilità digestiva e assimilativa.

Le proteine idrolizzate mantengono un elevato VALORE BIOLOGICO; evidenziano inoltre una forte azione insulino-mimetica, promuovono la sintesi proteica e riducono l’ossidazione degli AA. Il contenuto di BCAA è di circa il 25/26% ed il lattosio è praticamente assente.

Dobbiamo quindi scegliere sempre e solo le proteine idrolizzate del siero del latte? No, non credo questa sia l’affermazione giusta: dipende sempre dal proprio obiettivo e la propria necessità.

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Michela Delucca
Michela Delucca
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