L’acqua, alimento essenziale per tutte le età
L’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita di tutti gli organismi viventi.
Il nostro corpo è formato per la maggior parte da acqua; basti pensare che il 75% del peso corporeo di un neonato è costituito da acqua. Questa percentuale diminuisce progressivamente fino all’età adulta, quando si stabilizza intorno al 55-60% del peso corporeo. In età avanzata si assiste poi a un’ulteriore e progressiva diminuzione della quantità di acqua totale corporea.
Esistono inoltre delle differenze di concentrazione tra i due sessi che si evidenziano a partire dall’adolescenza. La donna, infatti, avendo una maggiore percentuale di grasso corporeo (povero di acqua), possiede una minore quantità di acqua totale.
Un alimento…1000 funzioni!
L’acqua è indispensabile per lo svolgimento di tutte le reazioni biochimiche e i processi fisiologici del nostro organismo.
Essa rientra nella struttura di varie sostanze e agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti, svolgendo un ruolo fondamentale per lo svolgimento di moltissime funzioni.
Nell’acqua che noi consumiamo sono inoltre disciolte numerose sostanze minerali, tra cui sodio, magnesio, potassio, cloro e calcio, fondamentali anch’essi per una miriade di funzioni all’interno del nostro organismo (contrazione dei muscoli, sviluppo delle ossa, conduzione dei segnali nervosi, ecc.).
Perché bere acqua è così importante per chi fa sport?
Il nostro corpo è in grado di superare lunghi periodi (più di 40 giorni) senza cibo. Se invece manca l’acqua si rischia il collasso e la morte dopo pochi giorni. Per lo sportivo, bere è di importanza anche maggiore in quanto l’acqua è un elemento insostituibile per il suo metabolismo. Buona parte del liquido introdotto durante una performance viene poi eliminato durante l’attività fisica; per questo è fondamentale reintegrarlo adeguatamente.
L’acqua ha una enorme importanza e contribuisce a migliorare le risorse energetiche, la resistenza e le prestazioni. Il segreto della massima prestazione (oltre all’allenamento e all’alimentazione) è nella sufficiente quantità d’acqua che mettiamo a disposizione del nostro corpo. Molti atleti prima di sentire la sensazione della sete sono capaci di sopportare sforzi anche notevoli e prolungati. Ma quando si è spinti a bere è spesso già troppo tardi e gli effetti della disidratazione possono già manifestarsi. Il meccanismo di difesa messo in funzione dal nostro corpo (la sete) è purtroppo imperfetto: esso funziona, ma a volte in ritardo rispetto alle reali necessità. Per questo è importante bere prima, durante e dopo l’attività fisica, anche quando non si avverte appieno il senso della sete per mantenere alta la prestazione e prevenire eventuali problemi.
E quale?
Non tutte le acqua sono uguali! Prima di tutto possiamo distinguere le acque potabili (acqua destinata al consumo umano distribuita da acquedotti pubblici o privati) dalle acque minerali naturali (originarie di una falda sotterranea provenienti da una o più sorgenti).
Rispetto alle acque potabili, le acque minerali possiedono in genere una maggiore purezza ed il contenuto di elementi minerali. In generale, un’acqua minerale per mantenere le sue caratteristiche viene immediatamente confezionata in prossimità della sorgente stessa da cui ha origine.
Il contenuto di elementi minerali ne permette una distinzione in:
• acque minimamente mineralizzate: il residuo fisso a180° è inferiore a 50 mg/L.
• acque oligominerali(o leggermente mineralizzate): il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/L.
• acque minerali: il residuo fisso è compresotra500 e1500 mg/L.
• acque ricche di Sali minerali: il residuo fisso è superiore a 1500 mg/L
Ogni acqua possiede quindi caratteristiche e proprietà diverse che possono essere utilizzate e maggiormente consigliate a specifici gruppi di popolazione che possiedono particolari bisogni.
In particolare per chi fa sport, sono sicuramente consigliate le acque medio minerali e quelle oligo-minerali per mantenere o reintegrare il giusto quantitativo di Sali minerali per l’organismo durante un’attività sportiva.
Quali sono i rischi di una scorretta idratazione?
Il principale rischio a cui si va incontro se non si assume una corretta quantità di acqua, molto frequente nei soggetti che praticano sport per gli alti livelli di sudorazione che si possono raggiungere è la disidratazione, cioè una condizione in cui l’introduzione di liquidi nell’organismo è inferiore alla loro perdita da parte dell’organismo stesso . Il primo sintomo della disidratazione è la secchezza della bocca. Poi, man mano che lo stato di disidratazione aumenta, sia la pelle che le mucose (comprese quelle dell’occhio) diventano secche e asciutte e compaiono senso di affaticamento, mal di testa, arrossamento della pelle, crampi muscolari, perdita di appetito, intolleranza al calore e apatia.
Se lo stato di disidratazione procede, si possono avere vertigini, nausea e vomito, tachicardia, diminuzione del livello di attenzione e di concentrazione, sdoppiamento della visione, fino a perdita di conoscenza e rischio di coma.
In conclusione, uno stato persistente di disidratazione compromette sia le capacità fisiche che quelle mentali del nostro organismo. Gli anziani ed i bambini sono categorie particolarmente vulnerabili; la disidratazione in queste fasce di età può arrivare a compromettere pericolosamente il generale stato di salute con conseguenze anche gravi.
Fonti
• Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, http://nut.entecra.it/648/linee_guida.html
• Acque Minerali d’Italia, http://acquemineraliditalia.it/
• Prodotti Dietetici, F. Evangelisti, P. Restani, Edizioni Piccin, 2003