Lo svezzamento non andrebbe fatto prima dei sei mesi (minimo) e di questa cosa se parla dal 1994 quando OMS e UNICEF hanno lanciato l'allarme sui danni causati dallo svezzamento precoce.
È stato scoperto infatti che nei primi 1000 giorni di vita determinano lo stato di salute del bambino a vita (processo epigenetico). Lo svezzamento precoce predispone a maggiore incidenza di allergie e infezioni ricorrenti, disbiosi intestinali, alterata permeabilità intestinale, deficit nutritivi (sì,avete letto bene. Come può assimilare qualcosa per cui non è pronto??) malattie metaboliche come obesità (rischio più che raddoppiato), diabete, colesterolo alto, steatosi epatica non alcolica, ipertensione e si sospettano perfino deficit cognitivi (livello del neonato che ha una crescita rapidissima necessita di specifici nutrienti che non sono presenti negli alimenti per neonati perché contenuti nel latte, materno o in formula).
A prescindere da ciò che dice il pediatra, la suocera, il fornaio, il bambino va svezzato quando è pronto!! Ed è questo dettaglio che le mamme dovrebbero comprendere ed interiorizzare: è il bambino che decide, non il mondo esterno. O almeno così dovrebbe essere. Ma, se ci fate caso, questo concetto è valido per l'uso del pannolino (la madre può decidere di toglierlo, ma se lui non è pronto...), è valido per il camminare, parlare, ma per lo svezzamento no.
Non è detto che sia i sei mesi. Non siamo bambolotti prodotti in una fabbrica cinese, tutti uguali tra noi, ma ognuno di noi ha una sua individualità, con un proprio grado di maturazione del proprio corpo, ognuno è pronto con i suoi tempi!
È giusto che ogni singola mamma procede secondo i tempi del suo bambino. Quando un bambino sarà pronto ad essere svezzato paleserà i tre segni tipici tra cui:
-Manifesta la capacità di mantenere in modo autonomo la posizione seduta, con il corpicino abbastanza forte da sorreggere il peso del capo senza cadere lateralmente.
- Perdita del riflesso di estrusione della lingua, quel riflesso per cui se mettete un cucchiaino di pappa nella bocca del bambino tira fuori la linguetta e sputacchia tutto quanto. Questo riflesso istintivo è importantissimo, perché indica prima di tutto che il bambino allunga la lingua in avanti per accogliere la mammella della mamma, unico cibo di cui si dovrebbe ancora nutrire, inoltre la natura ha messo a punto questo riflesso proprio per far sputare ai bambini il mangiare solido\pappetta, che ancora non sono pronti a digerire.
-Il bimbo manifesta interesse autonomo nei confronti del cibo, con tentativi attivi di afferrare il cibo e portarselo in bocca. Senza bisogno che la madre lo imbocchi (anzi ingolli!!)
Sono quando questi tre segnali sono rispettati si può procedere con lo svezzamento, che può essere classico o auto-svezzamento. Ma ricordiamo che non esiste nessuna validità scientifica che avvalori la logica dello svezzamento classico. Gli schemini presentati dai medici nello svezzamento classico non hanno alcun senso, infatti sono diversi da un paese all'altro. Quindi non è detto che bisogna iniziare con le pappette di riso o con la frutta o i benedetti brodini vegetali.
Ricordo inoltre che il latte è il principale alimento del bambino, fino all'età di circa 2 anni (in formula o materno che sia).
Del resto: avete mai visto un cucciolo di mammifero, che neanche regge il peso della sua testa venire, ingollato come un'anatra all'ingrasso francese??
Avete mai visto un cane o un gatto, sdraiati passivamente, mentre la madre gli spinge cibo giù per la gola?
Ecco che state facendo ai figli se li svezzare e 3-4 mesi, li state trattando come i maialini dell'allevamento intensivo, che vengono ingozzati di cibo invece che lasciati con la madre nutriti con il latte. E scusate i toni ma sinceramente mi fate davvero tanta rabbia, perché siamo in primo paesi in Europa per bambini sovrappeso e obesi, adolescenti con problemi da 40 anni e madri che cascano dal pero. Io posso capire che non sappiate alcune cose, ma il cucciolo che avete messo al mondo è una vostra responsabilità, ed è una vostra responsabilità crescerlo correttamente! Cercando di preservare il suo stato di salute. il problema principale è che questi consigli arrivano proprio dal pediatra, spesso anziano e non aggiornato. Allora ecco che scatta la contraddizione in termini.
Il Ministero della salute ha più autorità del singolo pediatra e dice di svezzare dai sei mesi in poi.
OMS ha più autorità del singolo pediatra e dice di svezzare dai sei mesi in poi.
Unicef ha più autorità del singolo pediatra e dice di svezzare dai sei mesi in poi.
Ma se il pediatra parla e suggerisce di svezzare a 4 mesi, un terzo del tempo prima rispetto alle linee guida, anche se spesso non ha mai studiato nutrizione, si ascolta. Ciò non significa che non bisogna dar retta ai medici. Anzi... ma bisognerebbe farlo per quanto riguarda l'ambito medico. Se si vuole un piano alimentare non si va dal medico di base, perchè con il pediatra esigiamo che sia un tuttologo? Se poi lui\lei, sollecitato dai mille quesiti, ripete a memoria le linee guida degli anni 90 la colpa di chi è? Quante sono coscienti che il medico non studia nutrizione all'università? Lo fà solo se prende la specializzazione in tale ambito (che dura due anni). Tutti continuano a studiare una vita e si aggiornano, ma non tutti iniziano a studiare da zero la nutrizione. Il nutrizionista pediatrico studia 7 anni per definirsi tale 5anni sulla nutrizione generica+2 di specializzazione) tanto è il mondo che c'è da sapere dietro a un argomento che sembra alla portata di tutti. Quindi fidarsi del medico sempre, ma delle linee guida ministeriali o degli specialisti un po' di più!
Ma soprattutto...
Questo articolo, colmo di frustrazione e rabbia, è per tutte quelle mamme che aggrediscono le altre donne chiamandole esagerate se attendono i 6 mesi, senza mettersi in dubbio che forse sono loro rimaste negli anni 80 (mezzo secolo fa).
Paladine del si è sempre fatto così. Combattenti vestite alla marinara che colpiscono a colpi di cristallo del "a 4 mesi va bene" ,facendovi vanto a chi li ha svezzati prima.
State sbagliando!
State crescendo bambini che pagheranno la vostra superficialità. Non è un vanto, il conto arriverà a loro. Prendetene coscienza perché i dati lo dimostrano.
Siamo il primo paese in Europa per bambini obesi e sovrappeso. Punte al sud con il 62% di bambini sovrappeso, con gravissime conseguenze. Il diabete si presenta sotto i 40 anni. I problemi epatici prima della pubertà. Le alterazioni metaboliche già in adolescenza, che si ripercuotono poi in maggiore incidenze di DCA e deterioramento della salute a 360 gradi. E poi ci si lava le mani dando le colpe alla qualunque... all'aria, ai farmaci, alla terra piatta. Ma una mano sulla coscienza mai.
Non vantatevi dello svezzamento precoce, loro pagheranno la vostra arroganza. È solo questione di tempo ma l'epigenetica non dimenticherà un imprinting del genere.
Sono 30 anni che le linee guida allertano sui pericoli perché ora si stanno vedendo le conseguenze degli orrori del passato. E voi prima o poi vedrete il conto dei vostri errori. Ma fingerete di avere il prosciutto sugli occhi come fate ora, del resto. L'importante è partorire, crescerli in modo sano preservando il loro futuro è sopravvalutato da ciò che leggo in molti gruppi. Prendete coscienza che se svezzate precocemente non siete ganze anticonformiste. Aver partorito non vi da una laurea. Se si è esagerati è per il vedi quei figli che dite di amare, ma che gestite con disarmante superficialità quando si tratta di salute.
PS: e non attaccate con:"il mio sta bene e a 3 mesi mangiava la parmigiana frullata " perché se no sembrate AF che non comprendono il testo. Voi avete cresciuto 3,5,7 figli. Io ne ho visti centinaia. I dati ne hanno considerati migliaia nello studio presente sul ministero della salute, si chiama okkio alla salute. La vostra esperienza non conta nulla rispetto ai grandi numeri.
Perdonate i toni, sicuramente lontani dal mio solito. Spero di smuovere qualche coscienza!
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