4 giugno: giornata sensibilizzazione sull'infertilità.
L’infertilità riguarda circa il 15% delle coppie!!!
Secondo le ultime stime ISTAT, solo in Italia sono ogni anno tra le 60.000 e le 80.000, rappresentando all’incirca il 20-25% delle 300.000 nuove unioni. Un dato confermato anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che attesta il fenomeno in circa il 15-20% di coppie nei paesi industriali avanzati. È possibile classificare come infertile o sub-fertile la coppia che non raggiunge il concepimento dopo 12 mesi di rapporti liberi e non protetti.
Questo limite si abbassa a 6 mesi per le donne di età oltre 35 anni ed in presenza di fattori di rischio (pregressi interventi sugli organi pelvici, pregresse gravi infezioni utero ovariche, endometriosi).
Non bisogna dimenticare, però, che una discreta percentuale di coppie riesce ad avere un figlio dopo due anni di tentativi, per cui molti preferiscono parlare di infertilità solo dopo 24 mesi (secondo i criteri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS).
Le cause dell’infertilità sono davvero molto numerose e di diversa natura, alcune delle quali possono essere modificate da un cambiamento nello stile di vita altre che purtroppo appartengono intrinsecamente al nostro corpo e, alcuni casi, rimangono un mistero.
Tra le abitudini malsane che possiamo facilmente cambiare per favorire la fertilità ad esempio ci sono il fumo, l’obesità o l’eccessiva magrezza, inquinamento (come i derivati delle plastiche e degli idrocarburi), la sedentarietà ma anche l’eccessiva attività fisica, farmaci, depressione, malattia sessualmente trasmissibili etc
Le cause fisiche sono più complesse da gestire e non sempre si può far qualcosa per migliorarle, tra queste:
per le donne sono aumentate alterazioni tubariche, malattie infiammatorie pelviche o cervicali (il muco presente nella cervice uterina è ostile al passaggio degli spermatozoi per una carenza di estrogeni, per la presenza di fattori infettivi o per pregressi interventi chirurgici che hanno danneggiato le ghiandole cervicali o molto raramente perché la donna produce degli anticorpi diretti contro gli spermatozoi stessi), fibromi uterini, miomi, endometriosi, alterazioni ormonali e ovulatorie come la sindrome dell'ovaio policistico, eccessiva magrezza o obesità, alterazioni tiroidee, diabete, prolattina elevata.
Tra gli uomini sono aumentate, invece, le condizioni che alterano la produzione ormonale, riducono il testosterone e modificano la struttura e la funzione del testicolo, come varicocele (dilatazione anomala di un capillare nello scroto), criptorchidismo (mancata "discesa" di uno o più testicoli), malformazioni genitali, infiammazioni testicolari, patologie prostatiche, volo rilevante anche obesità, disfunzioni erettili, ipertensione, sindrome metabolica.
Le cause dell’infertilità equamente ripartite e possono essere attribuibili all’uomo (30%), alla donna (30%) o ad entrambi i partner, ma esistono anche molti casi in cui non è possibile stabilire cosa provochi l’infertilità della coppia e ciò accade nel 20-25% dei casi. Tale situazione va sotto il nome d’infertilità idiopatica. È spesso una diagnosi che dovrebbe essere correttamente definita come “insufficientemente indagata”, a cui si giunge per il lungo periodo di ricerca o l’età dei partner, che non consentono un completamento delle indagini o con l'esaurimento delle energie psicologiche\ economiche della coppia.
Essendo così varia la natura delle cause che può causare sub o infertilità ne consegue che anche l'approccio nutraceutico nutrizionale e alimentare dovrebbe essere sempre personalizzato in base alla causa stessa.
L'alimentazione infatti può avere un ruolo importante nel favorire la fertilità, andando a lavorare su fattori generici come la diminuzione dell'infiammazione locale o sistemica, il conseguimento di un peso forma ideale, il supporto con macroelementi ben bilanciati, il supporto a ripristinare un buon equilibrio endocrino.
Ma questo è solo la punta dell'iceberg degli interventi possibili al livello nutrizionale, che dovrebbero essere sempre mirati alla coppia e non al singolo individuo e dovrebbero essere sempre personalizzati sulla coppia stessa senza parlare per qualunquismi o concetti generali.
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